martedì 4 giugno 2019

La macchina che meccanizza la vita

l'uomo macchina


Nei Quaderni la macchina ci si chiede se addirittura non sia la reale protagonista.
Questo ingegno, in particolare la cinepresa, porterà il protagonista a perdere la propria identità, in particolare i propri sentimenti. 
Viene definita come "la macchina che meccanizza la vita", nel primo quaderno (secondo paragrafo, pagina 4), e rende l’uomo uno schiavo sottomettendolo. 



Copertina del libro, casa editrice: Garzanti.

La macchina potrebbe, appunto, essere la protagonista dei quaderni, come si evince da questa copertina del libro.
La copertina rappresenta l'unione di diversi pezzi di una macchina da cinepresa, posti come parte integrante del corpo umano. In particolare risalta all'occhio dell'osservatore, l'occhio sinistro sostituito dall'obiettivo della macchina da ripresa. Si noti il contrasto tra il senso umano, dettato anche della gamba in figura, e il senso materiale, rappresentato dalla macchina.




"Nel romanzo si susseguono i riferimenti ai reali congegni meccanici di nuova invenzione che asserviscono l’uomo divorandone l’anima. Infatti, in quanto strumento meccanico, la sua pretesa di cogliere e fissare la realtà non fa che uccidere la vita e l’arte stessa che della vita è rappresentazione.
Nel terzo Quaderno giocato sulla contrapposizione automobile-carrozzella in cui i due oggetti si caricano rispettivamente di sensi negativi e positivi. Si tratta di un’immagine comica che visualizza l’intuizione che è alla base del romanzo e cioè il mutamento prospettico indotto nell’uomo moderno dall’avvento della macchina."
 (preso da: http://www.italianisti.it/upload/userfiles/files/Strazzuso%20Marcella.pdf).

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