Nella scienza e nella tecnologia c’è chi si muove a passi lenti e chi non conosce mezze misure. Contrariamente nel testo da noi analizzato, "I quaderni di Serafino Gubbio Operatore", vi è una mancata ribellione che si manifesta attraverso il concetto di afasia, ovvero di mutismo. Il protagonista è incapace di ribellarsi, la sua storia coincide con quella della sua progressiva alienazione sino all'interruzione totale della comunicazione con il mondo, e il suo mutismo appare come l’ultima difesa che la sua psiche pone per difendersi dal mondo circostante, un mondo che lo vuole trasformato in un automa senza sentimenti e sprovvisto di un io.
Ed infatti nel quaderno 5, paragrafo secondo, pagina 59,“Finii d’esser Gubbio e diventai una mano”.
L’afasia, il mutismo come arma
Se l'uomo è essere pensante, così come disse Cartesio, (1596-1650), esprimendo il concetto Cogito Ergo Sum, la macchina invece è un oggetto non pesante, ma soltanto agente.Cartesio considerava la matematica e la geometria delle discipline aventi un metodo rigoroso poiché trattano oggetti chiari e distinti; fece proprie del metodo filosofico tali proprietà, ritenendo che la ragione dovesse procedere solo sulla base di oggetti intuiti con chiarezza ed evidenza.
La ribellione inizia distinguendosi dalla massa |
Un cambiamento che viene proprio dalla volontà di cambiare gli schemi per vari motivi che possono essere ad esempio l'adattamento a nuovi sistemi di
lavoro o novi stili di vita.
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